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federico antonazzo


Federico Antonazzo è un giovane interior designer. Ha studiato presso lo IED di Roma, focalizzandosi sul forniture e sull’exhibit design. Quando era bambino, alla classica domanda “cosa vuoi fare da grande?” lui rispondeva di voler diventare un inventore. Per Federico, questo termine aveva un significato molto specifico, voleva dire giocare con la fantasia, trasformandola in qualcosa di concreto.

francesca di lillo

Francesca Di Lillo nasce a Napoli nel 1997. Il suo percorso è sempre stato guidato dall’amore per la musica, l’arte, la fotografia e il design. Studia Design e Comunicazione all’Università di “Luigi Vanvitelli” di Aversa. Contemporaneamente segue il corso di canto jazz presso il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Dopo la laurea, frequenta il Master in Design Direction: communication & management dell’Università IULM di Milano. Dopo alcune importanti esperienze lavorative tra Milano e Napoli, decide di iscrivendosi al corso di laurea magistrale in Innovation Design presso l’Università “Luigi Vanvitelli”, dove attualmente frequenta l’ultimo anno.

pierferdinando arcella

Classe 2001, nato a Frattamaggiore, Pierferdinando Arcella è studente presso la facoltà di Architettura “Luigi Vanvitelli” di Aversa. Da sempre appassionato di architettura, arte e design che, mescolate alla sua forte curiosità, gli permettono di guardare oltre i suoi limiti e assorbire nuovi principi. Il suo metodo mira alla ricerca uno stile e un’identità che possano rappresentare la sua idea di progettazione, dove la percezione e il connubio forma e luce dello spazio fanno da perno.
codella-giulio

giulio codella

Giulio Codella, nato a Cantù il 19 settembre del 2000, riceve il diploma di istruzione secondaria superiore ad indirizzo scientifico presso il Collegio Arcivescovile Ballerini di Seregno. Dopo un anno trascorso come operaio all’interno di una ditta situata a Lentate sul Seveso, città in cui abita, decide di frequentare il corso di studi di Design del Prodotto Industriale presso il Politecnico di Milano. Ad oggi si ritrova a svolgere il terzo anno di università e, durante il triennio, ha avuto la possibilità di realizzare diversi progetti, anche in collaborazione con aziende di settori diversi.
Hannachi_Omar

omar hannachi

Immaginare oltre la penna, oltre la mente fino alle mani. Il mio nome è Omar Hannachi e nasco come designer del prodotto presso il politecnico di Milano. Vengo da un piccolo paesino di nome Macchiagodena in Molise e sin da piccolo mi viene naturale spaziare con l’immaginazione oltre la mia mente, cercando i collegamenti che non sono stati ancora scoperti. Credo che il design sia un meccanismo incontrollabile nelle menti di ognuno che avviene ogni secondo che si interagisce con la propria coscienza del mondo circostante. Le conoscenze acquisite finora mi permettono di indirizzare il flusso di domande ed idee traducendolo in tratti, oggetti ed esperienze verso uno scopo imprescindibile: dare il mio piccolo contributo al mondo. Lavorare con Orografie mi ha permesso di dare sfogo a questo bisogno, creando un oggetto che riesca ad appagare lo sguardo ed a lanciare un messaggio di rivoluzione nello spazio cucina e nella salvaguardia ambientale.
marino

marta marino

Classe 2001, Marta Marino nasce e cresce nel capoluogo Lombardo da padre milanese e madre parigina, che da sempre incoraggiano la sua creatività. Questa si manifesta fin da subito in una profonda passione per la fotografia, mantenutasi fino ad oggi: vince alcuni premi e i suoi scatti vengono pubblicati in diverse occasioni sulla rivista indipendente Perimetro. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classico, prosegue i suoi studi presso la triennale di Design del Prodotto Industriale del Politecnico di Milano, dove si laurea nel 2023.
pagani

giorgio pagani

Giorgio Pagani nasce e vive a Milano. Neo-laureato nella facoltà di product design presso il Politecnico di Milano con una tesi incentrata sulla fluidità del design e sulla multisensorialità della progettazione illuminotecnica. Nel 2023 decide di proseguire i suoi studi presso la medesima università frequentando il corso di laurea magistrale di integrated product design.
zheng

zheng xu

Attualmente frequento il corso di laurea presso il Politecnico di Milano. Penso che il design debba mettere l’accento sulla persona stessa anziché sul collettivo e debba avere uno scopo di risolvere problemi, ma deve anche includere la filosofia unica del designer. Mi piace molto infondere le mia filosofia nei prodotti che disegno, per me sono come delle estensioni di me stesso, rappresentano il mio stato mentale nel momento in cui li ho creati. Ogni volta che guardo i miei progetti, è come rivedere il mio processo di crescita, come sfogliare un album di ricordi. Mi entusiasma molto il processo di creazione, partendo da zero e arrivando a realizzare un prodotto completo. Mi appassiona al punto che posso smettere di mangiare e dormire, ma non smetto mai di pensare.
Paolo-Stefano-Gentile

paolo stefano gentile

pocopiano


“Un oggetto provocatorio, ironico e utile al tempo stesso.
Durante il suo utilizzo il telefono pare inglobare il pasto e il
piatto stesso ma consente di condividere il momento del pasto
con le persone che amiamo facendole entrare letteralmente nel
nostro piatto.”
Silvia Dell'Orco

silvia dell’orco

“Memento è un promemoria fisico scultoreo da porre sulla propria
scrivania. La forma lineare ricorda il movimento del tempo
durante la giornata e le azioni consequenziali che compiamo.
Gli elementi che lo caratterizzano sono modulari in modo che
ognuno possa gestire la propria routine secondo le proprie
esigenze. I richiami sono al mondo della meditazione ma anche al
contatto con la natura, all’idratazione ed alla gestione del
proprio tempo lavorativo e non.”
Luca Pinotti

luca pinotti

“La casa siamo noi. I nostri bisogni, le nostre abitudini. Come noi
essa si evolve e cambia. Non sempre però riesce a stare al passo
delle nostre necessità. Inoltre scoprendo nuove funzioni dei
nostri oggetti, riveliamo inediti lati di noi stessi.
Non esistono vecchio e nuovo ma solo una passata, presente o
futura abitudine.”
annamaconi

anna maconi

anno di produzione

2022

“Tutto è tranquillo, fino a quando Fibio riceve in regalo il
palloncino Elio. Che, a differenza dei suoi antenati, non può
volare perché una legge ha stabilito che l’elio va risparmiato per
guarire i malati. Ma Elio riuscirà a volare in un modo speciale
grazie alla tenacia di Fibio, che insieme alla nonna farà leva
sull’anima degli oggetti che popolano la sua casa.”
chiara-frasca

chiara frascà

anno di produzione

2022

“In un’era in cui i nostri dispositivi elettronici sono la nostra
più affettuosa continuazione, sono loro a diventare emblema
dell’intimità e a dover essere preservati. Ecco che ai miei occhi
l’Armadio Svergognato di Luigi Patitucci si riscopre alcova per
questo osmotico rapporto tra noi e i nostri nuovi arti. Il nostro
corpo nudo non ci turba più, i nostri segreti hanno cambiato sede.”
stacchini

livia stacchini

minuti

anno di produzione

2021

Minuti è un contenitore di Ricordi, un luogo in cui mettere tutti quei piccoli oggetti che ci riconducono a innumerevoli momenti passati da non dimenticare, degni di essere custoditi in una ‘Wunderkammer’, una personale stanza delle meraviglie.

barbi brunone

barbi-brunone

m’ama

anno di produzione

2021

M’AMA Collection è una famiglia di prodotti per l’arredo domestico, nata con l’intento di ristabilire l’armonia tra le nuove necessità quotidiane ed il benessere del proprio corpo. La collezione è composta da un pouf e uno specchio a muro. M’AMA Pouf cela un guscio in cui riporre la semisfera da pilates, mentre M’AMA Mirror è un oggetto ludico, uno specchio le cui componenti circolari sono in realtà degli hula hoop di varie dimensioni.

salvatori

linda salvadori

amonì

anno di produzione

2021

La casa è uno spazio fluido, gli ambienti non rispondono più ad un’unica funzione e i loro confini sono sfumati; anche gli arredi e gli oggetti seguono questi cambiamenti adattandosi a nuove esigenze. Amonì è un servomuto che si inserisce in diversi ambienti della casa, offrendo molteplici modi di utilizzo. È composto da diversi elementi verticali e orizzontali per appendere abiti o accessori, da un piccolo ripiano e un piano d’appoggio più grande per accogliere i nostri oggetti.